In questo mese di ottobre, dedicato alla salute mentale, Parliamo di… depressione con un libro tutto da leggere. Un testo dal titolo: “La depressione. Affrontare il male (non più) oscuro” di Cecilia La Rosa, Antonio Onofri, editore San Paolo Edizioni, edizione 2017.
Nella prefazione Vittorio Andreoli scrive “La depressione è stata chiamata “il male di vivere” e penso che questa espressione bene indichi che, a soffrire, è proprio l’essere umano. Ne risentono tutte le espressioni della vita umana: come se l’energia, l’èlan vital, si affievolisce progressivamente colpendo i sentimenti e bloccando la razionalità, interrompendo i desideri e cancellando le pulsioni vitali (e sessuali), inibendo le funzioni motorie fino a fare progressivamente di un uomo una statua che soffre.”
Il libro descrive la tristezza nella vita quotidiana: un’emozione spesso sottovalutata e negata. Un’emozione che si vuole cancellare perché ammettere a se stessi, e agli altri, che siamo tristi è difficile, è disarmante e ci espone al giudizio dell’altro.
Tuttavia la tristezza è un’emozione preziosa, ci rallenta, permette di pensare e di “sentire”.
In poco meno di duecento pagine, dal primo capitolo in poi, con gli autori possiamo chiederci; quando la tristezza diventa depressione? Che cosa causa la depressione? Come affrontare la depressione in psicoterapia?
La depressione, nelle sue varie forme e classificazioni, è una condizione di sofferenza e dolore terribilmente diffusa; ne è segnalato un notevole aumento soprattutto in contesti come quello europeo.
Gli autori del libro si rivolgono ai pazienti e ai loro famigliari, propongono un testo scritto con un linguaggio semplice e chiaro, capace di fornire risposte ma anche stimolare domande. Ovviamente, anche psicologi e psicoterapeuti sono tra i potenziali destinatari.
Il libro inserito all’interno di un percorso psicologico può essere un primo tassello per capire insieme il mondo chiamato: “depressione”.
Infine, è importante ricordare che il disturbo depressivo non è sinonimo di tristezza ma una condizione complessa e difficile. L’approccio più efficace è interdisciplinare e deve coinvolgere psichiatria, epidemiologia, neuroscienze, psicologia clinica, psicofarmacologia e genetica. Fondamentale è considerare le interazioni tra fattori biologici, comportamentali, sociali e ambientali sia nella genesi, sia nel mantenimento dei sintomi.